Il podarikò del Capodanno greco
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L’ingresso di qualunque casa ha sempre portato con se un significato metaforico.
Non a caso il mese “di ingresso” dell’anno lo chiamiamo Gennaio, dal latino Ianuarius, ovvero il mese dedicato al dio Ianus (Giano in italiano).
Anche in ambito greco, l’ingresso occupa un ruolo di fondamentale importanza, esaltata dalla tradizione del Podarikò.
Una tradizione del Natale greco che fa parte della cultura popolare come i gouria, le kalante, Agios Vasilis e anche i Kallikantzaroi.
Una tradizione per il capodanno che assolutamente non si può sottovalutare.
Oggi ti racconto tutto.
La tradizione del Podarikò
Il "podarikò" è una delle tradizioni più affascinanti e significative del Capodanno greco.
Questo rito, che ha radici antiche, si focalizza sull'importanza del primo passo fatto in casa all'inizio del nuovo anno.
Il termine podarikò, derivante dalla radice "pod-", che significa "piede", può essere tradotto grossolanamente come "buon piede".
Simboleggia l'ingresso nel nuovo anno con buon auspicio e fortuna.
Secondo la tradizione, la persona che per prima mette piede in una casa nel nuovo anno dovrebbe essere qualcuno che porta fortuna e deve entrare con il piede destro.
Tradizionalmente, viene invitato un individuo ritenuto portafortuna per compiere questo atto (talvolta chi ha vinto il flourì l’anno prima al taglio della Vasilopita).
Una volta che questa persona "fortunata" entra in casa, i proprietari devono calpestare qualcosa di ferro, per simboleggiare la forza e la salute per tutta la famiglia nel corso dell'anno nuovo.
Inoltre, è usanza che la padrona di casa baci la persona che fa il podarikò e le offra mele o noci e qualche dolcezza tipica delle festività.
Un esempio particolare di come viene celebrato il podarikò si trova sull'isola greca di Amorgos.
Qui, un membro della famiglia, al ritorno dalla chiesa, entra per primo in casa tenendo un'icona sacra.
Questa persona fa due passi all'interno della casa, dicendo "Buono, entra" (Μέσα Καλό). Poi si gira e dichiara "Male, esci" (Έξω κακό).
Questo rituale viene ripetuto tre volte, per poi concludere con un ultimo "Buono, entra" e il lancio di un melograno sulla soglia, augurando a tutti un "Felice Anno Nuovo”.
Melograni e buon anno
La tradizione dello σπάσιμο ροδιού, ovvero la rottura del melograno, è una pratica profondamente radicata nella cultura greca, in particolare durante il Capodanno.
Originariamente diffusa in Peloponneso, l'usanza si è poi estesa in tutta la Grecia.
Il capofamiglia porta un melograno in chiesa e al ritorno a casa, colpisce il melograno sulla soglia (similmente a quello che succede durante la Pasqua greca, quando si porta la candela con la fiamma proveniente dalla chiesa).
Questo gesto simbolizza l'augurio di un anno ricco e fortunato.
Simbolo di prosperità, abbondanza e benessere, questa usanza riflette la ricchezza spirituale e materiale che si auspica per l'anno nuovo.
Nell'antica Grecia, il melograno era associato a Era, dea della fertilità e del matrimonio, e veniva considerato un frutto sacro. Il momento in cui il frutto viene rotto è carico di significato: più semi si disperdono e più abbondante sarà la fortuna per la famiglia nel nuovo anno.
Oltre al suo significato di prosperità, il melograno simboleggia anche la fertilità e la rigenerazione. La tradizione sostiene che i semi rossi rappresentino il cuore e l'amore, sottolineando l'importanza dell'unità e dell'affetto familiare. I
n alcune varianti della tradizione, il numero di semi che rimangono attaccati alla soglia dopo lo "σπασιμο ροδιου" è considerato un presagio per il futuro.