Quaresima greca e Kyra Sarakostì
La Quaresima in Grecia è un momento ancora molto sentito perché in buona sostanza anticipa il periodo più importante dell’anno, ovvero la Pasqua.
Il periodo di astinenza è strettamente legato al carnevale (e al gozzovigliare dello Tsiknopempti), pur essendone totalmente in antitesi, e comincia con il Kathara Deftera, ovvero il giorno in cui inizia il digiuno.
Una delle tradizioni più antiche in assoluto in tutta la Grecia è quella legata alla Kyra Sarakostì, letteralmente la signora Quaresima, la cui simbologia rappresenta in pieno il periodo di astensione.
Oggi ti parlo di tutto quello che devi sapere riguardo alla Quaresima ortodossa e in Grecia.
Έλα πάμε!
Indice
Cos’è la Quaresima?
Forse non lo sapevi, ma in realtà la celebrazione della Pasqua (e quindi indirettamente della quaresima) non è una cosa che esiste da sempre.
Però è una delle tradizioni più antiche in assoluto per tutto il Cristianesimo e risale a prima del periodo dello scisma, per questo motivo ancora oggi sia cattolici che ortodossi lo festeggiano allo stesso modo.
La decisione di celebrare sia la Pasqua che la Quaresima fu presa nel Sinodo Ecumenico nel 4 secolo DC, precisamente nel 325DC. Inizialmente però, durava solo sei settimane, ma successivamente fu aggiunta anche la settimana settimana, portando così il computo totale a 48 giorni di Quaresima, che poi sono quelli che abbiamo ancora oggi.
La quaresima esiste per simboleggiare il digiuno a cui Cristo fu costretto mentre vagava nel deserto: parimenti, a ogni buon cristiano è richiesto non tanto di digiunare per 48 giorni (perché sarebbe folle), ma almeno astenersi dai piaceri della carne in quel periodo.
In realtà questo non è l’unico periodo di digiuno sul calendario ortodosso, il quale ne osserva diversi durante l’anno.
La quaresima è dunque un periodo di νηστεία, ovvero di digiuno. Ecco spiegato il motivo per cui in Grecia vedrai spesso sui menù dei ristoranti, nei fornai e in mille altri posti la parola νηστίσιμο, che significa che il cibo in questione è adatto al digiuno quaresimale.
Nei primi giorni della Quaresima, peraltro, non sarà infrequente sentire per strada la gente scambiarsi un “Καλή Σαρακοστή!”, letteralmente “Buona Quaresima!”. E’ una di quelle variazioni di augurare buongiorno di cui i greci vanno pazzi. Questa espressione in Grecia non si usa per tutto il periodo di quaresima, anzi solo proprio per i primi giorni.
Ultima cosa interessante parlando strettamente di quaresima, è il modo di dire “Λείπει ο Μάρτης απ’ τη Σαρακοστή;”, che tradurrei con un “può mai mancare marzo dalla Quaresima?”.
Questo modo di dire è usato per indicare qualcuno che cerca sempre di mettersi in mezzo, un po’ come marzo che è il mese di quaresima sia che la Pasqua cada molto presto, sia che cada molto tardi sul calendario.
Il significato di ogni domenica di Quaresima
Ogni settimana della quaresima ortodossa porta con se un significato speciale, vediamoli tutti velocemente.
- La prima settimana di quaresima è quella della Domenica dell’Ortodossia: in questo giorno si celebra il ritrovamento dell’icona dell’imperatrice Teodora nell’842DC
- La seconda domenica è dedicata alla memoria di San Gregorio di Palamas, un monaco del Monte Athos, che è stato anche arcivescovo di Salonicco
- La terza domenica di quaresima è la Domenica del Pellegrinaggio della Croce, ovvero si onora la croce, uno dei simboli più importanti del Cristianesimo. Questa è la domenica che cade sostanzialmente a metà della quaresima (dato che l’ultima settimana ha una nomenclatura particolare che vedremo tra poco), una sorta di giro di boa del digiuno verso la Pasqua
- La quarta domenica onora la memoria di San Giovanni Climaco, autore del libro omonimo, il quale predicava l’astinenza
- La quinta domenica è dedicata alla memoria della Santa Maria d’Egitto, ovvero la patrona dei penitenti
- La sesta settimana è chiamata “silente” o “sorda”, e coincide con la settimana che culmina con la Domenica delle Palme
- La settima settimana prende il nome di Μεγάλη Εβδομάδα, ovvero la Grande Settimana, l’equivalente della Settimana Santa cattolica, la quale si chiude con la Pasqua
La tradizione della Kyra Sarakostì
Ora che sai tutto dal punto di vista religioso, è venuto il momento di scoprire la tradizione laica che il popolo greco abbina al periodo di quaresima pasquale, ovvero la Kyra Sarakostì.
Questa è una tradizione talmente vecchia e radicata nella cultura greca che a seconda del luogo è stata poi successivamente ibridata con tradizioni locali.
Ma che cosa prevede di preciso?
Sostanzialmente, la Kyra Sarakostì è una rappresentazione di una donna con sette gambe, una per ogni settimana della quaresima, braccia conserte in preghiera, senza bocca e senza orecchie. Il perché della mancanza della bocca e delle orecchie è da ricercare nell’astinenza, ma in senso lato. Astinenza dai piaceri culinari, ma anche astinenza dai pettegolezzi e dai piaceri della carne in generale.
Talvolta, proprio per i motivi di cui sopra, non è tanto una donna ad essere rappresentata, bensì una suora con una croce in mano o in testa
Ogni sabato, si taglia una gamba alla Kyra per contare le settimane che mancano all’evento clou, ovvero la Pasqua. Quindi in buona sostanza la tradizione della Kyra Sarakostì è quella di un calendario, direi quasi un calendario dell’avvento ma per Pasqua.
Quando dico rappresentazione, intendo che nella maggior parte dei casi sarà un disegno su un foglio che rappresenta una donna, anche se non è infrequente trovare delle Kyre Sarakostì fatte di pasta di sale e decorate in maniera molto carina.
L’ultima gamba della nostra Kyra Sarakostì la si toglie proprio il sabato di Pasqua, o Sabato Santo: quest’ultima gamba viene poi nascosta dentro a un fico o dentro ad una noce (a Chios), messo poi a fianco di altri in modo da non dare nell’occhio. Chiunque trova l’ultima gamba sarà il fortunello di turno. In alcune zone, la settima gamba è inserita nel pane della resurrezione e chi lo trova avrà una benedizione speciale.
Needless to say, non si mangia niente della Kyra, essendo fatta di pasta di sale (in modo che non vada a male nelle 7 settimane di attesa) e simboleggiando il digiuno 😅
Talvolta, ma molto più raramente, la Kyra Sarakostì è ricavata da stracci colorati e riempiti di piume per darle dimensione. Nel Ponto poi, la Kyra era una patata o una cipolla appesa al soffitto con sette piume infilzate (qui il nome della tradizione varia in κουκούρας).
La verità è che purtroppo questa tradizione non è più così radicata come una volta, e se chiedi ai ragazzi giovani e di mezza età è possibile che non ne abbiano mai sentito parlare. Cionondimeno, nei paesi e villaggi di campagna è possibile che tu veda questa rappresentazione da qualche parte.
C’è poi anche una filastrocca che accompagna sempre la Kyra che ti traduco liberamente subito sotto:
Την κυρά Σαρακοστή
που ‘ναι έθιμο παλιό
οι γιαγιάδες μας τη φτιάχναν’
με αλεύρι και νερό.Για στολίδι της φορούσαν
στο κεφάλι ένα σταυρό
μα το στόμα της ξεχνούσαν
γιατί νήστευε καιρό.Και τις μέρες τις μετρούσαν
με τα πόδια της τα επτά
κόβαν’ ένα τη βδομάδα
μέχρι να ‘ρθει η Πασχαλιά.
La Signora Quaresima
la cui tradizione è vecchia
le nostre nonne fanno
con farina e acqua.Per ornamento le mettono
in testa una croce
ma la bocca gliela dimenticano
perché digiuna per un po’.E i giorni si contano
con le sette sue gambe
che si tagliano una a settimana
fino a che arriva la Pasqua
Che differenze ci sono tra la Quaresima ortodossa e cattolica?
Sostanzialmente quasi nessuna, sono più formali che essenziali.
Ad ogni modo queste sono le differenze, o almeno quelle che conosco io, tra quaresima cattolica e ortodossa
- La quaresima comincia il lunedì nella tradizione ortodossa (con il Kathara Deftera) mentre invece è il Mercoledì delle Ceneri per quella latina/cattolica
- Non c’è alcuna tradizione popolare tipo quella della Kyra Sarakostì in Italia
- Il digiuno dalla carne è solo il venerdì nella tradizione cattolica, o almeno in quella più recente, mentre invece per quella ortodossa teoricamente il digiuno dalla carne procede senza sosta per tutta la durata della Quaresima
Se conosci altre differenze fammele sapere nei commenti!
Buona quaresima! Καλή Σαρακοστή!
1 commento
Il mio professore, fervente ortodosso, mi ha spiegato che ad ogni settimana si toglie qualche cibo fino ad arrivare alla settimana santa in cui si é quasi vegani o quasi completamente a digiuno 😱