Symi

Symi, diamante del Dodecaneso

Symi è, un po’ come molte isole di questo lato del Dodecaneso, architettura neoclassica, case variopinte di colori pastello e spiagge di incomparabile bellezza.

Ma c’è qualcosa che la distingue dalle vicine (architettonicamente parlando) come Kastellorizo e Halki per esempio: Symi è viva ed ha una sua anima pulsante.

Symi è γειτονιά (rione), come si direbbe per il quartiere di una città, ovvero ha un’anima.

E’ uno dei bastioni greci a ridosso delle coste turche, incastonata tra la penisola di Datca a nord e Rodi a sud.

Symi è forse l’isola del Dodecaneso che amo di più e in questa pagina ti racconto tutto ciò che devi sapere.

Indice

La mappa di Symi

Come sempre, per capire come visitare l’isola, è fondamentale dare un’occhiata alla sua mappa.

Symi è infatti un’isola estremamente montuosa, e deve proprio la maggior parte delle foto della Chora che vedi su Instagram alla catena montuosa che si spinge fino praticamente al mare nel lato nord dell’isola.

Gialos, il porto, è sostanzialmente una conca con un’insenatura nella roccia talmente profonda da essere stata addirittura utilizzata come base dei sottomarini italiani durante la dominazione fascista.

Per il resto, spostarsi in giro per Symi significa sempre dover risalire delle montagne per poi scendere verso i luoghi di interesse, ovviamente quando sono accessibili perché non sempre lo sono in auto/motorino.

Ma andiamo con ordine.

Come arrivare a Symi

Essendo di fronte alla terraferma turca, ma allo stesso tempo non troppo distante dalle altre isole del Dodecaneso, Symi è accessibile da moltissimi porti, almeno in relazione alle sue dimensioni.

Soprattutto se darai un’occhiata alle bandiere che sventolano sugli yacht che parcheggiano ogni sera al porto, vedrai moltissima Turchia. In fin dei conti, Symi è sempre stata un crocevia di scambi commerciali, nonché meta molto ambita in tempi più recenti.

Symi, poi, in teoria ha due porti, uno a Gialos, quello principale e anche un altro a Panormitis, di fronte al monastero di cui parliamo dopo. Questo secondo porto ha in realtà soltanto una barca che fa scalo qui (la Panagia Skiadeni di Dodekanisos Seaways) e che opera gite in giornata da Rodi.

Di aeroporti non se ne parla da queste parti data l’orografia particolarmente ostica dell’isola, quindi volendo partire da dentro i confini greci, l’isola di Symi è raggiungibile solo via nave da queste destinazioni:

Quindi in sostanza, praticamente la raggiungi da ogni punto una volta che sei nel Dodecaneso.

Se invece parti dalla Turchia, ci sono navi che vanno e vengono da e per:

  • Bodrum
  • Datca

Come arrivare a Symi dall’Italia

Se stai invece partendo dall’Italia, puoi arrivare a Symi molto facilmente prendendo:

  1. Un aereo per l’aeroporto internazionale di Rodi (Diagoras)
  2. Un pullman per raggiungere Rodi città
  3. Un traghetto per Symi

Il viaggio da Rodi a Symi dura indicativamente un’ora e mezza se prendi un catamarano, come nella stragrande maggioranza dei casi.

Attenzione che a Rodi città ci sono 3 porti e le partenze per Symi tipicamente sono da Kolona.

Symi, il porto di Gialos

Le spiagge di Symi

Come già ti anticipavo prima quando ti parlavo della geografia dell’isola, Symi ha in realtà moltissime spiagge, il problema è che la stragrande maggioranza sono inaccessibili a meno che tu non abbia una barca.

Ma fear not, perché dopo ti svelerò il segreto anche per le spiagge più recondite.

Ora facciamo un giro (virtuale) partendo da nord e in senso antiorario, fermo restando che ti racconto più approfonditamente di tutte le spiagge di Symi nella pagina dedicata.

  • Emporios, molto piccola e recondita, niente di incredibile dal punto di vista spiaggereccio, ma sicuramente la numero uno per godersi un tramonto in riva al mare sorseggiando un drink
  • Tolì, una spiaggia che ti consiglio se fa molto caldo perché ha alberi quasi fino in acqua ed è attrezzata. C’è pure un bar/ristorante vicino
  • Agios Emilianos è la prima delle spiagge raggiungibili solo in barca. Piccola e riparata, solo scogli ovviamente
  • Fokospilià, ovvero la grotta della foca perché pare che vengano a ripararsi di tanto in tanto, sempre accessibile solo in barca
  • Koupì, anche lei vedibile solo tramite yacht, pietrosa needless to say
  • Sesklì, che in realtà è l’isola a sud di Symi, la quale però è stata abitata ed è ancora coltivata. Questa spiaggia è riparata e con ciottoli
  • Marathounda, ovvero la spiaggia delle capre, che troverai anche in spiaggia
  • Dysàlonas/Agios Georgios, forse la più bella spiaggia di Symi raggiungibile solo in nave. Un dirupo sul mare che termina con un monastero e la cosa più vicina al paradiso
  • Pedi, una delle destinazioni più gettonate dai turisti, anche perché tecnicamente si può raggiungere a piedi da Gialos, nonostante ci sia una bella camminata da fare, anche se personalmente non mi fa impazzire

I miei consigli su Symi

Symi è un’isola che ha davvero molto da offrire, anche se, come sempre, il rischio di non notare le cose davvero importanti è dietro l’angolo.

Ho scritto una pagina intera sui miei consigli personali su cosa fare (e cosa non fare) a Symi, che secondo me vale la lettura soprattutto se hai i giorni contati sull’isola.

Dove mangiare a Symi

In luoghi dove c’è sostanzialmente un centro preponderante (Gialos) come a Symi, è molto facile cadere nelle tourist traps soprattutto per quanto riguarda il cibo.

E sappiamo bene entrambi quando sia importante l’esperienza culinaria nell’economia della vacanza di un italiano.

Quindi tutti i suggerimenti testati sulla mia pelle li ho trascritti nella pagina dedicata a dove mangiare a Symi.

Come sempre, mi ringrazierai dopo.

Come muoversi a Symi

Fermo restando che ho preso in analisi tutte le opzioni su come muoversi a Symi nella pagina dedicata, qua ti dico il TL;DR, ovvero il succo di quello che devi sapere.

A Symi ti serve un mezzo per girare perché le montagne non perdonano e le distanze sono lunghe.

Come sempre, io ti consiglio la macchina, ma ha senso anche un motorino (di cilindrata decente per le salite). Io a dire il vero ho testato questa seconda opzione motorizzata dato che non c’era vento nei giorni in cui l’ho visitata, però i sentieri sterrati sono un po’ off-limits senza auto, a meno che non sia un esperto di guida fuori strada con ruote da asfalto 😄

Le strade, poi, sono molto belle, quindi goditi pure il panorama mentre ti muovi.

Il mercato del pesce sul lungo porto di Symi

Cosa vedere e cosa fare a Symi

Symi ha moltissimo da fare, come peraltro ho approfondito nella pagina dedicata, però le cose grosse che sicuramente devi esperire sono almeno le seguenti tre.

La kalì strata

Ovvero la strada che parte da Gialos e sale fino ad Ano Symi. Ti porterà per le viuzze della Chora anche se magari dovrai prendere un po’ di fiato ogni tanto dato che la strada sale parecchio.

Non aver paura a deviare dalla strada “ufficiale”, tanto tutte le strade portano ad Ano Symi.

Il monastero di Panormitis

Il monastero di Panormitis

Il monastero dedicato all’arcangelo Michele è uno dei motivi per cui Symi è conosciuta, ed è anche il secondo monastero per importanza dopo quello della Panagia Evangelistria di Tinos, per dire.

Dentro alla chiesa, al di sotto dell’icona, l’unica in Grecia a grandezza naturale, vedrai moltissimi manici di scope. E’ usanza portarle ai piedi dell’icona, chiedere a San Michele un aiuto a ripulire (in senso metaforico) la propria vita, prima di portarla a casa con se come benedizione verso l’intera abitazione.

Stando ai monaci, sono molti i miracoli operati dall’arcangelo; se non altro è un souvenir particolare.

L’isola delle spugne

Le spugne di Symi sono uno dei tratti distintivi dell’isola. Symi infatti ha dato i natali ai pescatori di spugne migliori al mondo, quelli più sprezzanti del pericolo.

Almeno finché la popolazione di spugne che abitava i fondali lo ha permesso. Ora questo settore non esiste più virtualmente dato l'impoverimento dei fondali dovuto all'eccessiva pesca delle spugne appunto.

Symi ha ancora moltissimi negozi di spugne di ogni forma e dimensione, però sono le navi che vanno al largo a raccoglierle, non più gli isolani che fanno immersione.

Dove dormire a Symi

Anche qui ci ho scritto una pagina intera a riguardo per parlare approfonditamente di dove dormire a Symi, ma la verità è che la risposta è davvero abbastanza semplice.

A Symi si dorme a Gialos.

Se sei particolarmente in forma puoi pensare di dormire ad Ano Symi, però ogni volta che scenderai al porto dovrai anche ritornare indietro, facendo scale e scale. A meno che tu non abbia un motorino, in tal caso diventa tutto più facile.

Però la comodità di Gialos con le navi lì vicino e tutti i migliori ristoranti è imbattibile.

Quanto stare a Symi?

Quanto stare a Symi dipende molto da se ti muovi agevolmente (in coppia) oppure con una famiglia.

In generale però ti direi che tra i due e i tre giorni è il periodo perfetto per godere di tutte le bellezze di Symi, e farlo con la calma adatta ad assaporare l’isola vera, oltre alla cultura locale.

A chi consiglio Symi

Forse sarebbe più facile scrivere a chi non consiglio Symi, in tal caso la risposta sarebbe nessuno 😄

Scherzi a parte, Symi è davvero un’isola adatta a tutti, ma soprattutto se rientri in queste categorie:

  • Famiglie: oltre ad essere molto semplice muoversi, il porto di Symi è molto sicuro nonostante ci passino le auto e i motorini dei locali. I bambini ameranno le viuzze della Chora
  • Amanti della cultura religiosa: in questa categoria mi ci metto anche io perché, pur non andando ogni settimana in chiesa, sono molto interessato alle intersezioni culturali che la chiesa ortodossa crea con il mondo laico greco. Il monastero di Panormitis è una meta che non puoi perderti se fai parte di questa categoria
  • Amanti dell’architettura neoclassica: Symi, come poche altre isole nel Dodecaneso è uno dei pochi posti dove le case in color pastello semplicemente “hanno senso”. A Symi non ti mancherà l’ispirazione per il tuo profilo Instagram
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