Kastellorizo
Kastellorizo per noi italiani è un’isola che occupa un posto speciale nel nostro cuore, logicamente per via di Mediterraneo, il film.
E’ un’isola che tutti gli amanti della Grecia sognano di vedere prima o poi, andando a ritrovare quei luoghi che ormai ci sono diventati familiari a forza di vedere e rivedere le immagini del film di Salvatores.
Sicuramente Kastellorizo è un’isola che vedrai in una delle tue scorrerie nel Dodecaneso (cioè le isole di fronte la Turchia di cui fanno parte Rodi, Symi, Halki, Kos, Karpathos, Kasos, Tilos, Nysiros, Patmos, Astypalea, Kalymnos, Pserimos, Leros, Lipsi, Arkì, Agathonissi, e ancora altri isolotti).
Non è un’isola che è più quella del film, ma sicuramente ancora un gioiello da scoprire.
Buttiamoci dentro.
Indice
- Dove si trova Kastellorizo
- Un po' di storia di Kastellorizo
- Come arrivare a Kastellorizo
- Come muoversi a Kastellorizo
- Le spiagge di Kastellorizo
- Cosa vedere e fare a Kastellorizo
- Dove dormire a Kastellorizo
- I miei consigli per Kastellorizo
- Dove mangiare a Kastellorizo
- Mediterraneo, il film
- La Signora di Ro
- La Dichiarazione di Papandreou da Kastellorizo
Dove si trova Kastellorizo
Kastellorizo, conosciuta anche come Megisti (Μεγίστη in greco), è la più orientale delle isole greche, situata a pochi chilometri dalla costa turca.
Si trova nell'estremità orientale del Mar Egeo, a oltre 100 km da Rodi, ed è così vicina alla Turchia che si può chiaramente vedere la città turca di Kaş (dalla quale vanno e vengono giornalmente navi turistiche).
Proprio per questo motivo, sull’isola ti accorgerai di una fortissima presenza militare, e se farai qualche sentiero di trekking sicuramente vedrai ancora delle casematte non più utilizzate, ma altrettante mantenute e correntemente utilizzate. All’estremo nord dell’isola ci sono sempre diversi soldati di guardia che tengono d’occhio la Turchia ovviamente 😅
Kastellorizo in realtà è composta principalmente di un altipiano sostanzialmente disabitato dove però c’è l’aeroporto e un paio di chiese, con i due centri abitati ai piedi del costone che scende verticalmente verso il porto.
Un po' di storia di Kastellorizo
La storia di Kastellorizo è tanto affascinante quanto complessa.
Dall'antichità a oggi, l'isola ha vissuto diverse dominazioni dovute al suo ruolo strategico di porto sicuro e facilmente difendibile essendo su un’isola: dai greci antichi ai romani, dai bizantini ai cavalieri di San Giovanni, fino all'occupazione ottomana e italiana.
Nell'antichità, Kastellorizo era conosciuta come Megisti (in realtà è ancora il nome ufficiale in greco) e faceva parte della regione della Licia, un importante crocevia per le rotte marittime.
Sotto i romani, l'isola divenne un punto strategico per il controllo del Mediterraneo orientale. Durante il periodo bizantino, Kastellorizo continuò a mantenere un ruolo chiave nelle difese marittime dell'Impero Romano d'Oriente, con fortificazioni erette per proteggerla dagli attacchi saraceni.
Nel medioevo, l'isola passò sotto il controllo dei Cavalieri di San Giovanni, che ne rafforzarono ulteriormente le difese costruendo il Castello Rosso, da cui deriva il nome Castelrosso (nome ufficiale dell’isola in italiano) storpiato in greco come Kastellorizo. In questo periodo, l'isola fiorì come un porto commerciale importante.
Successivamente, l'occupazione ottomana portò una relativa stabilità, sebbene l'isola mantenesse una certa autonomia grazie al pagamento di tributi.
Durante l'occupazione italiana, dal 1921, furono avviati alcuni progetti infrastrutturali, ma la Seconda Guerra Mondiale segnò un periodo di grande sofferenza per l'isola.
Durante la guerra, Kastellorizo fu pesantemente bombardata, e dopo vari passaggi di mano, divenne parte della Grecia solo il 7 marzo 1948.
Un tempo prospera, con una popolazione di circa 9.000 abitanti all'inizio del XX secolo, Kastellorizo oggi conta poche centinaia di residenti. Molti degli abitanti emigrarono in Australia nel secondo dopoguerra, e ancora oggi molti discendenti tornano sull'isola per ritrovare le loro radici.
Non è improbabile girare per Kastellorizo e vedere case in vendita con numeri di telefono con prefisso australiano, facci caso 😉
Come arrivare a Kastellorizo
Arrivare a Kastellorizo non è un'impresa semplicissima, diciamoci la verità.
Come hai già visto dalla mappa sopra, Kastellorizo in realtà è molto, molto a est.
E’ raggiungibile principalmente in traghetto o in aereo. L'isola dispone di un piccolo aeroporto con voli giornalieri (solo in alta stagione) che la collegano a Rodi. Altrimenti, ci sono traghetti che operano da Rodi e occasionalmente da altre isole del Dodecaneso.
Come arrivare a Kastellorizo dall'Italia
Per arrivare a Kastellorizo dall'Italia, il percorso più semplice è prendere un volo per Rodi e da lì un traghetto o un volo locale per Kastellorizo.
Le compagnie aeree che operano su Rodi variano in base alla stagione, ma molte delle principali città italiane offrono voli diretti soprattutto durante l'estate.
Come arrivare a Kastellorizo dalla Grecia
Se si parte dalla Grecia continentale, è necessario raggiungere Rodi prima di proseguire per Kastellorizo.
Nemmeno da Atene partono dei voli per Kastellorizo.
I traghetti partono regolarmente da Rodi e il viaggio dura più di tre ore, ma è un'esperienza che permette di immergersi completamente nel fascino del Mar Egeo. Almeno in alta stagione quando fa bello.
Anche in quel caso, però, i traghetti non girano tutti i giorni, quindi fai bene i conti con la durata del soggiorno a Kastellorizo. Molto spesso si spende uguale coi voli e c’è il vantaggio che ci si impiega davvero poco da Rodi, invece delle quasi quattro ore in nave.
Come muoversi a Kastellorizo
Kastellorizo è un'isola piccola, ma proprio piccola.
Data la sua conformazione orografica, cioè con un paesino ai piedi di questo costone imponente che sovrasta il porto, la maggior parte degli spostamenti la farai a piedi.
Anche se ti vuoi lanciare in sentieri (cosa che ti consiglio), non ti servirà alcun mezzo.
Le strade sono poche, corte, e non ci sono autobus pubblici.
Tuttavia, si possono noleggiare piccole imbarcazioni per esplorare le calette e le baie, come Mandraki e Kavos.
Le spiagge di Kastellorizo
Le spiagge di Kastellorizo non sono ampie distese sabbiose, ma piuttosto piccole baie rocciose dall'acqua cristallina.
Inoltre si contano sulle dita di una mano, anzi in realtà anche meno.
Mandraki è uno dei luoghi preferiti dai locali, così come la spiaggia vicino a Kavos. Carine, non da strapparsi i capelli.
Da non perdere la visita alla famosa Grotta Blu, raggiungibile in barca: un'esperienza unica in cui la luce del sole riflette nell'acqua creando incredibili sfumature di blu. Venti minuti sola andata, mi raccomando prenota perché è una gita talmente battuta che non sempre trovi posto in giornata 😅
Agios Georgios secondo me è la migliore, anche se però ti servirà sempre il taxi boat perché è su un’isoletta proprio antistante a Mandraki.
Cosa vedere e fare a Kastellorizo
Sicuramente non ti aspetti che a Kastellorizo ci sia molto da fare nonostante le dimensioni ridotte dell'isola, ma la verità è che ce n’è eccome.
Il Museo Archeologico, ospitato nell'ex moschea della città, offre uno spaccato sulla storia dell'isola, mentre la Chiesa dei Santi Costantino e Eleni, situata a Chorafia, è un esempio della devozione religiosa della comunità.
Il porto è il cuore del vecchio villaggio, dove si possono ammirare le caratteristiche case dai colori pastello (che un tempo in realtà erano tutte bianche e con tetti in cotto).
Dove dormire a Kastellorizo
L'offerta di alloggi a Kastellorizo è limitata ma variegata, comprendendo hotel boutique, pensioni familiari e appartamenti.
Molte delle sistemazioni si trovano nelle tradizionali case neoclassiche con colori pastello (che ormai possiamo definire tipiche del Dodecaneso) restaurate lungo il porto, offrendo un'atmosfera autentica e una vista spettacolare sul mare.
I miei consigli per Kastellorizo
Per chi visita Kastellorizo, consiglio vivamente di esplorare anche gli angoli meno noti, come la chiesetta di Agios Georgios, che si raggiunge salendo i circa 400 scalini del costone che si erge alle spalle della parte centrale dell’ansa del porto, e la cripta di Agios Charalambos.
Un altro suggerimento è quello di andare con una barca a visitare l'isola di Agios Georgios e la Grotta Blu, tappe fondamentali.
Dove mangiare a Kastellorizo
A Kastellorizo ci sono diverse taverne che offrono piatti della cucina tradizionale greca, spesso a base di pesce fresco.
Tra le specialità dell'isola, da non perdere il polpo alla griglia, le squisite sardine marinate, i 'gavridakia' (piccoli pesci fritti, estremamente tradizionali e molto apprezzati dai locali) e il famoso 'katoumari', un dolce tipico a base di miele e pasta sfoglia, che viene spesso servito con una spolverata di cannella e noci tritate, regalando un'esplosione di sapori autentici.
Il porto principale è il luogo ideale per trovare ristoranti con una splendida vista e un'atmosfera tranquilla, ma vale la pena esplorare anche le poche taverne di Mandraki e Chorafia, dove è possibile assaporare piatti preparati secondo le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione.
Mediterraneo, il film
Kastellorizo è ascesa alla fama internazionale (soprattutto in Italia) grazie al film "Mediterraneo" di Gabriele Salvatores, che vinse l'Oscar come miglior film straniero nel 1992.
Questo film, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, racconta la storia di un gruppo di soldati italiani che si ritrovano isolati sull'isola e lentamente si integrano con la comunità locale, sviluppando un legame profondo con gli abitanti.
Molte scene del film sono state girate in luoghi iconici dell'isola, come la chiesa di Panagia ton Chorafion e il vicino Platania (il ristorante dove ancora trovi tutte le foto delle riprese), offrendo agli spettatori uno spaccato autentico del fascino e della bellezza di Kastellorizo.
Kastellorizo è diventata un simbolo di evasione e di semplicità, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, proprio come nel film. La verità è che l’isola non è più assolutamente così, e anzi, in una certa misura non lo è più per niente per via del turismo che le è arrivato, ma resta comunque un luogo particolare da vedere soprattutto per noi italiani.
Così come la vista della casa di Vassilissa, al secolo Vana Barba (icona dello star system greco dell’epoca), che ancora oggi ovviamente sopravvive, praticamente dal lato opposto del porto rispetto a dove attraccano le navi.
La Signora di Ro
La Signora di Ro, al secolo Despina Achladioti, è una figura leggendaria di Kastellorizo e delle sue isole circostanti.
Ha vissuto gran parte della sua vita sull'isoletta di Ro, a pochi chilometri da Kastellorizo, diventando un simbolo di resilienza e patriottismo.
Durante l'occupazione italiana e successivamente durante la Seconda Guerra Mondiale, Despina ogni giorno alzava la bandiera greca sull'isola di Ro come segno di sfida e di orgoglio nazionale (e idem ancora finché ne è stata in condizione fisica di farlo).
La sua dedizione e il suo spirito sono rimasti impressi nella memoria collettiva degli abitanti dell'isola, e ancora oggi la sua storia viene raccontata con ammirazione e rispetto.
Ro è un'isola spoglia e isolata a poche miglia nautiche da Kastellorizo (ci si passa di fronte in nave), e la vita lì non era facile, ma la Signora di Ro ha dimostrato una forza straordinaria nel mantenere viva la presenza greca su questa piccola isola, anche nei momenti più difficili.
Una storia assai simile a quella della kiria Riniò di Kinaros, con la differenza che quest’ultima è ancora viva.
La Dichiarazione di Papandreou da Kastellorizo
Il 23 aprile 2010, il primo ministro greco Georgios Papandreou (del PASOK) scelse l'isola di Kastellorizo come luogo simbolico per annunciare al mondo l'attivazione del pacchetto di aiuti economici da parte dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, segnando l'inizio della crisi economica greca.
In quel discorso televisivo, Papandreou ammise che la situazione finanziaria del Paese era insostenibile e che il governo non aveva altra scelta se non quella di richiedere l'aiuto europeo.
Fu un momento cruciale, che segnò profondamente l'animo dei greci: la scelta di Kastellorizo come sfondo non fu casuale, simboleggiando l'isolamento e la vulnerabilità del Paese.
Personalmente credo che anche la scelta di un luogo conosciuto per essere un porto fondamentale storicamente (in quanto il più ad est) ha contribuito, in quanto diverse volte nel discorso vengono citati elementi metaforici legati al mondo della navigazione, come il fatto di avere una nave che sta affondando e di rimetterla in sesto per farla ripartire, un po’ come avrebbe dovuto fare l’economia greca.
Ecco, ciò detto, i greci non ricordano esattamente questo discorso per quello, anzi.
Per i greci, quell’annuncio in buona sostanza è stato l’annuncio dell’inizio del periodo di austerità, e vedere il loro primo ministro “spassarsela” in una località di vacanza come Kastellorizo in una giornata di sole pieno in questa atmosfera quasi idilliaca, ha provocato reazioni molto negative negli animi dei greci.
Idem con patate i greci hanno un pessimo ricordo (e a ragione) di quest’altro video, relativo al mese di ottobre 2008 ovvero sia esattamente allo scoppio della bolla immobialiare statunitense che poi avrebbe avuto ricadute internazionali su tutte le economie.
In questo frangente, sempre lo stesso Papandreou, con la spocchia di chi si sente invincibile, disse una frase che resterà per sempre impressa nelle menti dei greci ovvero sia “λεφτά υπάρχουν”, soldi ce ne sono, chiaro riferimento al fatto che l’economia greca non sarebbe stata in pericolo perché le banche avevano i mezzi indispensabili per superare senza problemi la crisi.
Ecco, mai predizione fu più errata.
Needless to say, Papandreou non è mai più salito al potere dopo la fine del suo mandato.
Ma tutti i greci ricordano perfettamente la foto del loro primo ministro che dava una delle peggiori notizie dalla fine della seconda guerra mondiale al proprio popolo da Kastellorizo.
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