Capo Sounio

Capo Sounio: dove storia e mito si intrecciano

Capo Sounio è uno dei luoghi più incantevoli dove vedere un tramonto in tutta la Grecia.

C’è poco da fare.

Ma è anche altro oltre a questo.

Situato sulla punta meridionale dell'Attica, questo promontorio offre una vista mozzafiato sul Mare Egeo, rendendolo un punto di osservazione privilegiato fin dall'antichità.

Conosciuto soprattutto per il maestoso Tempio di Poseidone, Capo Sounio è un sito che incanta anche per il suo valore archeologico.

E’ senza ombra di dubbio una delle cose che suggerisco a chi mi chiede cosa vedere e fare ad Atene.

Anche se c’è un però.

Vediamolo insieme.

Indice

Il Mito e il Culto di Poseidone

Il Tempio di Poseidone, la cui maestosità è ancora palpabile tra le rovine che resistono fieramente al tempo, è il fulcro del legame tra Capo Sounio e il mito.

Poseidone, uno dei dodici dei olimpici, era venerato come il dio del mare, dei terremoti e dei cavalli.

La sua importanza per una città come Atene, la cui potenza si estendeva anche sui mari, era indiscutibile.

Secondo la mitologia, Poseidone e la dea Atena gareggiarono per il patronato della città, un mito che sottolinea il legame profondo tra la divinità e il popolo ateniese.

Il tempio era un luogo di culto e di offerta, dove i marinai, prima di intraprendere i loro lunghi viaggi, si fermavano per fare sacrifici e chiedere protezione durante la loro navigazione (un po’ come a Despotikò, l’isoletta di fronte ad Antiparos).

Anche perché una volta non era così scontato ritornare a casa sulle imbarcazioni dell’epoca 😅

Capo Sounio nella Storia

Oltre al suo significato mitologico, Capo Sounio ha avuto anche un ruolo importante nella storia antica.

La sua posizione strategica sul golfo saronico e sulle sue isole, che offriva una vista ampia sul Mar Egeo e sulle rotte marittime, lo rendeva un punto ideale per la sorveglianza e la difesa contro le incursioni nemiche.

Durante le guerre persiane, Capo Sounio fu un avamposto cruciale per la flotta ateniese.

Le rovine del Tempio di Poseidone, insieme ai resti di fortificazioni e altri edifici minori, sono testimoni silenziosi delle vicende storiche che hanno avuto come scenario questo promontorio.

Ogni pietra e colonnato racconta storie di devozione, di guerre, di viaggi pericolosi e di civiltà che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia.

Il tempio di Poseidone

Il tempio di Poseidone

Eretto verso la fine del V secolo a.C., durante la fase finale del periodo d'oro di Atene, il Tempio di Poseidone è un esempio prominente dell'ordine dorico.

Sebbene oggi rimangano solo alcune delle colonne originarie, queste offrono ancora una visione della grandezza che il tempio doveva possedere.

Le colonne, realizzate in marmo locale, si stagliano contro il cielo e il mare, creando un affascinante gioco di luci e ombre al tramonto.

Il tempio era costruito su una pianta rettangolare, con una serie di colonne che circondavano la cella centrale, o naos, il cuore sacro del tempio dove si trovava probabilmente una statua di Poseidone.

Ogni elemento architettonico del tempio era studiato per riflettere la maestà del dio a cui era dedicato e per armonizzarsi con l'imponente paesaggio naturale di Capo Sounio.

Il Tempio e il Mare

La posizione del Tempio di Poseidone era di fondamentale importanza. Situato sul punto più meridionale dell'Attica, su una scogliera che si affaccia direttamente sul Mar Egeo, il tempio serviva come punto di riferimento per i marinai.

Era l'ultimo pezzo di terraferma che i marinai vedevano lasciando l’Attica e il primo che salutava il loro ritorno.

Un Sito di Culto

Secondo una famosa leggenda, è da Capo Sounio che re Egeo, credendo erroneamente che suo figlio Teseo fosse morto, si gettò in mare, dando il nome al Mar Egeo.

Pare che l’accordo fosse stato che se fosse rientrato da Creta (e poi Naxos) vivo e vegeto, Teseo avrebbe dovuto alzare una vela bianca, mentre invece purtroppo la ciurma si dimenticò la vela nera, che quindi fece pensare al peggio il povero Egeo, che con il suo gesto “battezzò” il mare.

Melina Mercouri di fronte al Tempio di Poseidone

Come arrivare a Capo Sounio

Che tu parta dall'Italia o da Atene, raggiungere questo promontorio leggendario ti mostrerà un pezzettino di Grecia come la vivono i locali, attraverso posti che altrimenti non vedresti.

Dalla Grecia: Percorrendo la Riviera di Atene

  1. In Auto: Se desideri flessibilità e l'opportunità di goderti il paesaggio costiero, noleggiare un'auto potrebbe essere l'opzione migliore. Il viaggio da Atene a Capo Sounio dura circa un'ora e mezza, percorrendo la pittoresca strada costiera che offre viste spettacolari sul mare e la possibilità di fermarsi in piccole baie e località lungo il percorso. Volendo potresti anche passare da Lavrio mediante la Attikì Odos.
  2. In Autobus: Per coloro che preferiscono una soluzione più rilassata, gli autobus KTEL offrono collegamenti regolari tra Atene e Capo Sounio. Prendi questi autobus da Plateia Aegyptou, ma passano anche da Filellinon, a due passi letteralmente da Syntagma. Controlla gli orari perché non sono molti i collegamenti e soprattutto potrebbero non coincidere col tramonto (senza contare che ci impiegano come minimo due ore ad arrivare a destinazione).

Dall'Italia

Aereo + Auto: Il modo più rapido per arrivare a Capo Sounio dall'Italia è volare fino all'Aeroporto Internazionale di Atene e da lì utilizzare una delle due opzioni di cui sopra (auto o autobus).

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