Arta, situata nella pittoresca regione dell'Epiro, è una città ricca di storia e fascino.
Famosa per il suo ponte leggendario e i suoi monumenti bizantini, Arta offre un'esperienza autentica lontano dai percorsi turistici più battuti.
Una buona tappa muovendosi sul lato delle isole ionie 😉
Arta: Tra Storia e Tradizione
Arta è una città situata nella regione dell'Epiro, nel nord-ovest della Grecia, con una popolazione di circa 24.000 abitanti secondo il censimento del 2011. Fondata sul sito dell'antica Ambracia, Arta vanta una storia ricca e variegata che attraversa diverse epoche storiche.
Uno dei simboli più noti della città è il celebre Ponte di Arta, un ponte ad arco che attraversa il fiume Arachthos. Costruito durante il Despotato d'Epiro nel XIV secolo, il ponte è al centro di una famosa leggenda greca che racconta del sacrificio della moglie del capomastro per garantire la stabilità della struttura.
Arta è rinomata per la sua eredità bizantina, testimoniata da numerose chiese e monasteri. La Chiesa della Paregoretissa, costruita intorno al 1290 dal despota Nikephoros I Komnenos Doukas e da sua moglie Anna Palaiologina Kantakouzene, è particolarmente significativa per la sua architettura e i suoi affreschi ben conservati.
Un'altra attrazione di rilievo è il Castello di Arta, edificato nel XIII secolo da Michele I Comneno Ducas. Sebbene abbia subito modifiche nel periodo post-bizantino, il castello offre una vista panoramica sulla città e rappresenta un'importante testimonianza delle fortificazioni medievali della regione.
La città è anche sede dell'Istituto Tecnologico Educativo dell'Epiro, con il campus principale e la sede amministrativa situati ad Arta. Questo istituto comprende quattro facoltà e tredici dipartimenti, contribuendo all'educazione superiore nella regione.
Arta è ben collegata con le principali città greche attraverso una rete di autobus regolari. La città è attraversata dalla strada nazionale GR-5, che collega Antirrio a Giannina, e dalla GR-30, che la collega a Peta e Trikala.
Oltre al suo patrimonio storico e culturale, Arta offre paesaggi naturali affascinanti. Il golfo di Arta, con le sue lagune, canneti e paludi salmastre, è un habitat per oltre 270 specie di uccelli, di cui 71 a rischio di estinzione. La regione circostante è caratterizzata da foreste, fiumi, cascate e laghi, rendendola ideale per gli amanti della natura e delle attività all'aperto.
La leggenda del ponte
Il Ponte di Arta, situato sul fiume Arachthos, è al centro di una celebre leggenda popolare greca.
Secondo la ballata, 45 mastri muratori e 60 apprendisti lavoravano incessantemente alla costruzione del ponte, ma ogni notte le fondamenta crollavano.
Un uccello parlante rivelò al capomastro che per garantire la stabilità dell'opera era necessario sacrificare la sua amata moglie, la quale doveva essere sepolta viva nelle fondamenta perché il progetto procedesse.
Mentre veniva sacrificata, la donna maledisse il ponte, augurando che tremasse come le foglie e che chi lo attraversava cadesse come foglie al vento.
Tuttavia, ricordando che suo marito avrebbe potuto attraversarlo, trasformò la maledizione in benedizione, assicurando la solidità del ponte e la sicurezza dei passanti.
E quando dico celebre, intendo che questa è una di quelle leggende che ogni greco ha sentito almeno una volta nella sua vita 😉
Il ponte confine
Il Ponte di Arta ha svolto un ruolo significativo nella definizione dei confini del moderno stato greco peraltro.
Dopo la guerra d'indipendenza greca, il Protocollo di Londra del 1830 stabilì i confini del nuovo stato, ma fu solo con la Convenzione di Costantinopoli del 1881 che la Grecia ottenne l'annessione della Tessaglia e di parte dell'Epiro meridionale, inclusa la prefettura di Arta.
Durante questo periodo, il punto più alto del ponte segnava il confine tra l'Impero Ottomano e il Regno di Grecia, rendendolo un simbolo tangibile delle aspirazioni territoriali greche e della transizione verso l'indipendenza completa.
La Battaglia di Peta
E dato che siamo in tema di Guerra di Indipendenza greca, non posso non raccontarti di una delle battaglie più importanti, cioè quella che si è combattuta poco fuori Arta.
La Battaglia di Peta, combattuta il 16 luglio 1822 nei pressi del villaggio di Peta, rappresenta un episodio significativo nella Guerra d'Indipendenza Greca perché per la prima volta appariva un intero battaglione di soldati filelleni, ovvero sia foreign fighters li chiameremmo oggi (con accezione positiva ovviamente).
Le forze greche erano comandate da Alexandros Mavrokordatos, una figura politica di rilievo dell'epoca, e da Markos Botsaris, noto per il suo coraggio e la leadership tra i Sulioti.
La strategia greca prevedeva una difesa sulle alture circostanti Peta, sfruttando il terreno a proprio vantaggio contro le forze ottomane numericamente superiori. Tuttavia, durante lo scontro, si verificò un tradimento da parte di Gogos Bakolas, un capitano degli armatoli, che lasciò sguarnito il fianco destro delle linee greche, permettendo agli albanesi alleati degli ottomani di aggirare le posizioni difensive.
Questo colpo inaspettato compromise gravemente la tenuta dello schieramento greco. E non sarebbe nemmeno stata l’ultima volta che i greci furono traditi dai loro stessi compagni.
Le perdite tra i filelleni furono particolarmente elevate: su 93 combattenti, 68 persero la vita. Tra questi, si distinsero per il loro sacrificio gli ufficiali italiani Dania e Tarella, che caddero sul campo dimostrando un coraggio straordinario.
Tra i combattenti greci presenti a Peta vi era anche Georgios Karaiskakis, un comandante militare di spicco nella Guerra d'Indipendenza Greca. Karaiskakis aveva precedentemente servito nell'esercito di Ali Pasha e, dopo la sua sconfitta, si unì ai ribelli greci nel luglio 1821.
Un altro eroe presente fu Yannis Makriyannis (proprio quello che ha la statua di fronte al Museo dell’Acropoli ad Atene), che combatté valorosamente durante la battaglia. Durante lo scontro, Makriyannis riportò una ferita alla gamba destra, un infortunio che lo afflisse per il resto della vita.
La sconfitta di Peta ebbe ripercussioni significative sul morale delle forze rivoluzionarie greche e mise in luce le difficoltà nel coordinare le diverse componenti dell'esercito, inclusi i volontari stranieri.
Da fare vicino a Arta
Nicopolis
A circa 40 km, l'antica città di Nikopolis è un sito archeologico molto interessante, fondato dall'imperatore Ottaviano Augusto per celebrare la sua vittoria ad Azio.
Ioannina
A mezz’ora di strada verso nord trovi uno dei gioielli dell’Epiro, ovvero sia Ioannina, il capoluogo di questa regione. Da non perdere assolutamente.
Parga
Con il suo castello veneziano e le spiagge paradisiache, Parga è una destinazione imperdibile a circa 80 km da Arta.
Lefkada
Famosa per le sue spiagge da cartolina e il mare turchese, Lefkada è raggiungibile in poco più di un’ora di auto.
Epiro |
Ioannina, Igoumenitsa, Zagori
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Grecia |
Isole Greche, Grecia, Isole Ionie, Isole Cicladi, Dodecanneso, Isole Saroniche, Nord est Egeo, Sporadi, Creta, Grecia Centrale, Peloponneso, Cartina della Grecia, Attica, , Epiro, Tessaglia, Tracia, Grecia Occidentale, Evia (Eubea), Atene
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