
Agia Zoni
Roberto CorteseIn greco ζώνη (zòni) significa letteralmente cintura.
Quindi Αγία Ζώνη è la Santa Cintura, o meglio la Sacra Cintura della Madonna.
Quello che si festeggia durante il giorno della celebrazione è la Deposizione della Sacra Cintura, l’unica reliquia che ci è pervenuta della vita terrena di Maria, la madre di Gesù Cristo.
Credo che nel calendario cattolico non esistano celebrazioni dedicate interamente a reliquie, ma anche in quello ortodosso in realtà. Questo ti da già un’idea di quanto sia l’importanza percepita di questa Santa nel pantheon ortodosso.
Agia Zoni si celebra il 31 agosto, giusto a un paio di giorni di distanza da Άγιος Φανούριος (Agios Fanourios), però in questa occasione non si cucina alcuna torta.
Indice
Agia Zoni: chi aiuta?

Nella sua accezione più folkoristica e diffusa, la Sacra Cintura, essendo stata a contatto con il ventre della Madonna, aiuta le donne che non possono avere figli. Si dice che le donne sterili ricevano un nastro che proviene dal reliquiario e che con la giusta dose di fede e preghiera, possano rimanere incinta.
Oltre a questa dimensione "personale", Agia Zoni è stata letteralmente usata in moltissime occasioni per scacciare il male. A differenza della maggior parte delle reliquie che solitamente non lasciano mai la loro residenza, la Sacra Cintura è invece stata mossa alla bisogna in diversi luoghi:
- Nel 1821, all’alba della Rivoluzione, la reliquia venne inviata a Creta per curare la peste che imperversava sull’isola
- Nel 1864 fu la volta di Istanbul, dove un’epidemia di colera stava devastando la città. Si dice che al solo avvicinarsi della reliquia al porto, il colera sparì del tutto dalla città e addirittura il sultano volle per se l’icona
- Nel 1894 fu inviata a Madito, in Asia Minore, dove un’invasione di locuste stava distruggendo tutti i campi. Ancora una volta, al solo avvicinarsi al porto parte che sciami di locuste fossero stati prima sollevati in cielo e poi sbattuti nel mare
- Nel 1818, stessa cosa con una pandemia non ben specificata a Galatsi, in Romania
- Per ultimo, nel 1957, dato che a Thasos (nel nord est Egeo) non pioveva da moltissimo tempo, si decise di portare la reliquia in soccorso dei locali. Ancora una volta, semplicemente avvicinandosi al porto, piogge torrenziali cominciarono a scendere e non fu nemmeno necessario sbarcare la reliquia, che tornò direttamente al monastero di Vatopedi (al Monte Athos), dove è ancora preservata
La storia della cintura attraverso i secoli
Subito prima della dormizione/assunzione (qui ovviamente c’è differenza per i cattolici e per gli ortodossi), Maria era ospite di Giovanni, uno dei discepoli.
Pare che poco prima della sua morte siano arrivati in pompa magna (su delle nuvole) gli altri apostoli per salutarla un’ultima volta, e allo stesso modo fosse venuto il Signore accompagnato da una moltitudine di angeli.
Successivamente, gli apostoli deposero il corpo della Madonna in un nuovo monumento nel Getsemani, dove rimase per tre giorni. Il terzo giorno, l’arcangelo Michele, su comando dell’onnipotente, prese in carico le sue spoglie realizzando così la Trasfigurazione della Madre di Cristo (Μετάστατη της Θεοτόκου). Solo l’apostolo Tommaso fu presente ( arrivato miracolosamente dall'India) alla trasfigurazione e chiese alla Madonna di dargli la sua cintura in segno di benedizione. Lei acconsentì ed è per questo che ce l’abbiamo ancora come reliquia.
Due uomini poveri e pii (così dice la tradizione), si presero cura di salvaguardare la cintura e tramandarla di generazione in generazione. Ogni volta l’incarico era portato avanti da una donna rimasta vergine.
Tutto questo finché poi, alla fine del 4° secolo DC, l’imperatore Arcadio non spostò la sacra reliquia a Costantinopoli. Successivamente, la cintura fu smembrata in tre pezzi e un paio sparirono durante la crociata contro la città nel 1204 e non furono mai più ritrovati.
L’unico frammento fu spostato proprio all’alba della caduta di Costantinopoli per mano dei turchi Ottomani nel 1453, nel luogo dove ancora oggi è conservata, ovvero il monastero di Vatopedi sul Monte Athos.

La celebrazione di Agia Zoni a Kypseli
Qua a Kypseli dove vivo io, Agia Zoni è molto sentita e la celebrazione ufficiale è il 31 agosto (che poi in realtà è sempre il giorno prima, sai che ai Greci piace fare le cose diverse per confondere tutti).
C’è sempre una processione della Madonna (in senso letterale e figurato) in giro per le viuzze di Kypseli con una marea di gente al seguito.
Qui di seguito vedi le foto di quando ho partecipato nel 2022. Se ti capita di passare da Atene in questo periodo, te la consiglio vivamente.



