La caduta di Costantinopoli del 1453
Costantinopoli (l’odierna Istanbul) è più Grecia di quello che potresti pensare.
E’ una città che come nessun’altra è nel cuore dei Greci del giorno d’oggi.
E’ un luogo che fa vibrare delle corde dentro e che richiama sempre molta nostalgia.
Ma per capire che cosa sia, prima è necessario conoscere la sua ascesa e la sua caduta.
Proprio di questo ti parlo oggi!
Indice
La nascita e l'ascesa di Costantinopoli
Sei pronto per un viaggio nel tempo? Spero di sì, perché la nostra destinazione è Costantinopoli, una città la cui storia è tanto affascinante quanto complessa.
Mettiti comodo, e iniziamo.
Il luogo che oggi chiamiamo Istanbul non è sempre stato noto con questo nome (per esempio ancora adesso i Greci la chiamano ancora Costantinopoli). Prima era Bizanzio, una fiorente città greca fondata da coloni dall'antica città di Megara nel VII secolo a.C.
L'ubicazione strategica di Bizanzio, tra l'Europa e l'Asia, sul Bosforo, la rese rapidamente un centro commerciale di vitale importanza.
Poi, nell'anno 330 d.C., l'Imperatore romano Costantino il Grande (canonizzato dalla chiesa ortodossa) fece di Bizanzio la nuova capitale dell'Impero Romano.
Rinominò la città con molta umiltà Costantinopoli, ovvero la città di Costantino, in suo onore.
Questo atto non fu solo un cambiamento di nome: fu l'inizio di una nuova era. Con la sua ascesa a capitale, Costantinopoli diventò il cuore pulsante dell'Impero Romano d'Oriente, o come sarebbe poi stato chiamato dal 1700 in poi, l'Impero Bizantino.
L'ascesa di Costantinopoli fu rapida. Costantino il Grande trasformò la città, costruendo palazzi, mercati e chiese. La più famosa di queste è la Agia Sofia, un capolavoro architettonico che ancora oggi domina il panorama della città, sebbene ora sia una moschea.
L'Imperatore adornò la sua nuova capitale con opere d'arte e manufatti raccolti da ogni angolo dell'impero. Così, in pochi decenni, Costantinopoli passò da città di confine a splendida capitale.
Ma non fu solo la bellezza di Costantinopoli a farla salire al potere.
Tutt'altro.
La sua posizione strategica sul Bosforo la rese una città di enorme importanza militare e commerciale. Ancora oggi è il crocevia tra Oriente e Occidente, il luogo dove si incontravano culture, idee e merci.
Ovvero leggi, un luogo destinato al potere.
Dove si trova Costantinopoli (Istanbul)
Ti trovi adesso di fronte a un atlante immaginario, con il dito puntato sulla mappa. Dove ci dirigiamo?
Dove si trova questa affascinante città di cui stiamo parlando, Costantinopoli? Oggi, la conosci come Istanbul, la città più grande della Turchia.
Istanbul sorge in una posizione unica, al crocevia tra due continenti: l'Europa e l'Asia. È divisa dallo stretto del Bosforo, un corso d'acqua che collega il Mar Nero a nord e il Mar di Marmara a sud. Questa posizione strategica ha reso Istanbul un punto di snodo fondamentale per i commerci e gli spostamenti tra Est e Ovest per secoli.
E ancora oggi la musica non è cambiata.
La parte europea della città, nota come Tracia, ospita il centro storico, dove troverai la maggior parte dei monumenti e delle testimonianze del suo glorioso passato "romano". Qui si trovano la famosa Sofia, la Moschea Blu e il Palazzo di Topkapi, solo per citarne alcuni.
Oltrepassando il Bosforo, raggiungerai la parte asiatica della città, l'Anatolia.
Qui l'atmosfera cambia: vedrai meno turisti e più residenti locali, e avrai la possibilità di immergerti in un'esperienza più autentica della vita turca.
In ogni angolo di Istanbul, la vecchia Costantinopoli vive ancora.
Puoi percepire la sua presenza nei suoi antichi muri, nelle sue chiese, nei suoi palazzi e nelle sue strade. Ma non dimenticare che Istanbul non è solo la sua storia: è una città dinamica e in continua evoluzione, un luogo dove l'antico e il moderno convivono in un equilibrio sorprendente.
L'impero romano d'oriente
Quando parliamo di Roma, è inevitabile pensare all'immagine di un impero che ha dominato il mondo antico.
Ma quello che forse non sai è che, quando l'Impero Romano d'Occidente stava cadendo, un altro stava sorgendo: l'Impero Romano d'Oriente.
E l'artefice principale fu proprio Costantino il Grande.
L'Impero Romano d'Oriente, noto anche come Impero Bizantino, è stato un'entità politica che ha sopravvissuto alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel V secolo DC.
La sua capitale? Costantinopoli, la città di cui stiamo parlando.
Il suo aspetto può confondere: era un impero romano, ma la sua lingua ufficiale era il greco, non il latino. Il suo cuore pulsante era a Costantinopoli, non a Roma.
Ma non lasciarti ingannare: l'Impero Romano d'Oriente era l'erede diretto dell'Impero Romano, e ne portava avanti l'eredità in molti modi.
L'Impero Romano d'Oriente era un punto di fusione tra le culture greca e romana. Era un impero cristiano, e sotto la sua protezione, la Chiesa ortodossa crebbe e si sviluppò.
Ma era anche un impero che manteneva le tradizioni romane di governo e di legge. L'imperatore, infatti, era considerato il rappresentante di Dio sulla Terra, e la sua autorità era assoluta.
Per più di mille anni, l'Impero Romano d'Oriente fu un faro di civiltà, baluardo dell'occidente nel Mediterraneo orientale.
Fu un centro di apprendimento e cultura, dove si conservavano i testi classici che sarebbero stati persi altrimenti. Fu un baluardo contro le invasioni, difendendo l'Europa dalle ondate di attacchi provenienti dall'Est.
L'Impero Romano d'Oriente vide una serie di imperatori forti e influenti. Tra questi, Giustiniano I è forse il più noto. Sotto il suo regno, l'impero raggiunse la sua massima estensione, e Costantinopoli fu adornata con splendidi edifici come la Agia Sofia (Santa Sofia).
Ma l'Impero Romano d'Oriente non fu solo un periodo di pace e prosperità. Fu anche un impero sotto assedio, costantemente attaccato da nemici esterni e minato da conflitti interni.
E, purtroppo, anche il più forte degli imperi può cadere.
La caduta dell'Impero Romano d'Oriente non fu un evento improvviso, ma un processo lento e doloroso.
Dopo secoli di declino, l'impero si trovò ridotto a poco più della sua capitale, Costantinopoli. E anche Costantinopoli, la città invincibile, alla fine cadde.
Ma la storia dell'Impero Romano d'Oriente non si conclude con la sua caduta. Anche dopo la fine dell'impero, la sua influenza continuò a farsi sentire. La sua eredità culturale e religiosa vive ancora oggi, nei paesi che un tempo facevano parte del suo dominio, tra cui proprio la Grecia.
Inoltre, la sua eredità si percepisce ancora nelle strade di Istanbul, dove le antiche mura di Costantinopoli si ergono come un promemoria di un passato che non deve essere dimenticato.
La caduta di Costantinopoli del 1453
La caduta di Costantinopoli nel 1453 segnò la fine di oltre mille anni di storia dell'Impero bizantino. La città era stata la capitale dell'Impero romano d'Oriente, erede diretto dell'antica Roma, e rappresentava un centro culturale, religioso e politico di grande importanza. Durante il suo periodo di massimo splendore, l'Impero bizantino aveva raggiunto un notevole sviluppo economico, artistico e scientifico.
L'assedio di Costantinopoli durò diversi mesi, con l'esercito ottomano che circondò la città sia via terra che via mare.
L'artiglieria ottomana, in particolare i loro potenti cannoni, svolse un ruolo determinante nell'abbattimento delle mura di difesa della città. Nonostante la strenua resistenza dei difensori bizantini, che si erano preparati a difendere la città con barricate, trappole e contrattacchi, le forze ottomane riuscirono a penetrare nelle mura e a prendere il controllo della città.
Curiosamente, la difesa della città fu data in mano proprio a un "italiano", o meglio genovese, un certo Giustiniani, che con la sua piccola forza di specialisti in assedi diede filo da torcere alla forza di assedianti ben più numerosa.
L'imperatore Costantino XI Paleologo, conscio dell'imminente crollo, combatté personalmente fino alla fine e morì sulle mura di Costantinopoli.
La caduta della città segnò la fine dell'Impero romano d'Oriente e aprì la strada all'espansione dell'Impero ottomano nell'Europa orientale.
La conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani ebbe profonde conseguenze. Molti studiosi, artisti e intellettuali bizantini fuggirono in Europa occidentale, portando con sé il sapere e contribuendo alla diffusione del Rinascimento. Inoltre, l'Impero ottomano divenne una potenza dominante nel Mediterraneo orientale e nell'Europa sud-orientale per i successivi secoli.
La caduta di Costantinopoli è considerata un momento cruciale nella storia europea e mondiale. Segnò la fine di un'era e l'inizio di una nuova epoca, lasciando un'eredità duratura sia nel panorama politico che culturale.
Per questo è da molti considerata come lo spartiacque tra il Medioevo e l'età moderna, solitamente datata alla scoperta dell'America del 1492.
Costantino XI Paleologo
Costantino XI Paleologo, noto anche come Costantino Dragases, fu l'ultimo imperatore dell'Impero romano d'Oriente. Nato nel 1404, Costantino salì al trono nel 1449, succedendo a suo fratello Giovanni VIII Paleologo. Fu un sovrano coraggioso e tenace, impegnato a difendere Costantinopoli dagli attacchi ottomani.
Costantino XI Paleologo si trovò ad affrontare una situazione difficile durante il suo regno.
L'Impero bizantino era in uno stato di declino, con la sua autorità limitata alla città di Costantinopoli e ad alcune regioni circostanti.
L'Impero ottomano, guidato dal giovane sultano Maometto II, si stava espandendo rapidamente e aveva posto gli occhi sulla capitale bizantina.
Nel 1453, Costantino XI si preparò all'assedio di Costantinopoli da parte delle forze ottomane. Aveva a disposizione un esercito relativamente piccolo, ma si alleò con alcuni stati europei e cercò rinforzi in Occidente. Nonostante i suoi sforzi, le forze bizantine erano numericamente inferiori a quelle ottomane.
Durante l'assedio, Costantino XI dimostrò grande coraggio e leadership. Combatté personalmente sulle mura della città e cercò di motivare i suoi soldati a resistere. Nonostante la difesa eroica, le forze ottomane riuscirono alla fine a superare le mura e a conquistare la città il 29 maggio 1453.
La morte di Costantino XI Paleologo sulle mura di Costantinopoli simboleggia la fine dell'Impero romano d'Oriente. La sua resistenza eroica e il suo sacrificio personale hanno contribuito a creare una leggenda intorno alla caduta di Costantinopoli e alla fine dell'Impero bizantino.
Dopo la caduta di Costantinopoli, la sorte di Costantino XI rimase avvolta nel mistero. Secondo alcune fonti, il suo corpo non fu mai ritrovato, e ci sono leggende che sostengono che sia ancora vivo e che un giorno tornerà per liberare Costantinopoli. La sua figura è stata celebrata come un eroe nazionale nella storia e nella letteratura greca.
Costantino XI Paleologo rappresenta il simbolo della fine di un'era, dell'ultimo sforzo per difendere l'Impero bizantino e della transizione verso l'Impero ottomano. La sua figura incarna il coraggio e l'onore degli imperatori bizantini, che hanno lottato fino alla fine per preservare la loro eredità e il loro impero.
La connessione dei Greci con Costantinopoli
In tutto questo, i greci si sono sentiti e ancora si sentono un po’ romani in fondo in fondo, e la loro connessione con la Πόλη non smetterà mai di essere forte.
Motivi ce ne sono tanti e parlo di tutti quanti durante il mio Tour del Centro Storico di Atene: nonostante vedremo moltissimi monumenti, soprattutto ci concentreremo sul capire chi sono i Greci, chi si sentono, da dove provengono, e soprattutto perché hanno una connessione così forte con Costantinopoli.
Se non ci credi, dai un’occhiata alle review del tour, vedrai che ne vale la pena 😉